I cotton fioc è uno dei fattori che contribuiscono maggiormente ai problemi alle orecchie.

A volte ci capita di utilizzare oggetti in modo diverso dalla loro funzione principale,se poggiamo i piedi su un tavolino, ci asciughiamo le mani sui pantaloni o leviamo una macchia con il detersivo dei piatti lo stiamo facendo!
Per i Cotton Fioc la situazione è completamente l’opposta, il Cotton Fioc è , probabilmente, l’unico oggetto di uso comune il cui utilizzo principale è precisamente quello sconsigliato, in modo più o meno esplicito, dai produttori. Basta fare una veloce ricerca su internet per avere conferma che l’utilizzo dei cotton fioc è uno dei fattori che contribuiscono maggiormente ai problemi alle orecchie.

Ma da dove vengono i cotton fioc e perché questo accanimento contro le orecchie?

Questo piccolo e versatile oggetto fu inventato da Leo Gerstenzang, che pensò di avvolgere del cotone attorno a un bastoncino dopo aver visto sua moglie pulire loro figlio. Usava uno stuzzicadenti con un batuffolo di cotone su una delle estremità, per applicare diversi prodotti sul bambino. Un trucchetto furbo ma facilmente migliorabile.
Nel 1923, Gerstenzang introdusse sul mercato i primi cotton fioc sterili, simili a quelli venduti oggi, ma con qualche differenza sostanziale. Erano fatti di legno (e non di plastica o carta), solo una delle due estremità era imbottita, erano destinati alla cura dei bambini (e non a tutti gli usi odierni), e soprattutto, inserirli nelle orecchie non era sconsigliato. Negli anni seguenti, molte cose furono modificate: si passò dal legno alla carta, e i cotton fioc iniziarono a essere pubblicizzati per tutta una serie di usi domestici. Continuava però a mancare qualsiasi tipo di avvertenza. Le prime confezioni che sconsigliavano – in modo piuttosto timido e vago – di inserirli nelle orecchie iniziarono a comparire negli anni Settanta.
Oggi, le avvertenze sono decisamente più esplicite, ma allora perché tanti continuano a …. “infilarli nelle orecchie”????
Sembra siano due le motivazioni principali che si danno forza a vicenda, la prima è legata ad un equivoco di base che le case produttrici hanno contribuito a diffondere, anche se non intenzionalmente, pubblicizzando in passato la pulizia delle orecchie tra gli usi dei cotton fioc. In questo modo le persone sono state indotte a pensare che pulirsi le orecchie sia normale dando al “cerume” una valenza negativa di sporco e superfluo, ma non è affatto vero, il cerume deve essere paragonato alle lacrime, che aiutano a lubrificare gli occhi e proteggere le pupille. Il cerume agisce in maniera simile nel canale uditivo, dove la pelle è più sottile e fragile, e altamente suscettibile alle infezioni.
In pratica il nostro corpo produce il cerume per proteggere il canale uditivo ed eliminandolo togliamo qualcosa che invece dovrebbe esserci. Il cerume in eccesso viene portato via in modo naturale.
La seconda motivazione ha poco a che vedere con considerazioni pseudo-igienistiche ma ha un aspetto molto più edonistico Il vero motivo per cui continuiamo a usare i cotton fioc per le nostre orecchie è semplice: è una sensazione fantastica. Le nostre orecchie sono disseminate di terminazioni nervose che inviano segnali alle altri parti del nostro corpo. Solleticarne le parti interne stimola un senso di piacere viscerale. Ma non solo. L’utilizzo dei cotton fioc innesca quello che i dermatologi definiscono il “ciclo prurito-grattamento”, una forma minore di dipendenza che si auto-alimenta. Più usiamo i cotton fioc, più prurito avvertiamo alle orecchie; e più prurito avvertiamo alle orecchie, più li usiamo.

La corretta pulizia delle orecchie? Il mio personale accorgimento svolgendo l’attività di immersione subacquea

Dopo questa panoramica su origini, come e perchè dei Cotton Fioc vorrei aggiungere solo il mio personale comportamento, non sò se può servire come consiglio ma almeno nel mio caso mi ha permesso di svolgere l’attività di subacqueo per anni senza avere particolari problemi alle orecchie.
Per quanto mi riguarda ho imparato a lasciare stare il mio “ cerume “ un po di tempo fa, le acque dei mari tropicali sono particolarmente ricche di plancton e peggio ancora le piscine di alcuni Resort hanno a volte cariche batteriche veramente notevoli, entrambe le cose possono procurare infezioni, la funzione principale del cerume è proprio la protezione del canale uditivo ed il rimuoverlo non aiuta.
In riferimento all’uso dei Cotton Fioc non sarò comunque io a scagliare la prima pietra in quanto li uso regolarmente, il fatto di avere ancora entrambi i timpani funzionanti dimostra che non sono armi letali basta limitarne l’uso al padiglione uditivo.
Infine sempre per la salvaguardia delle orecchie gli ultimi consigli riguardano la compensazione, poco da dire riguardo il tipo di tecnica da usare ognuno sviluppa personali preferenze l’importante è provarle e conoscerle per capire quella che ci risulta più facile e comoda, perché una errata manovra di compensazione è rischiosa quanto un Cotton Fioc nel condotto uditivo!

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